venerdì 9 marzo 2012

Evgeni Plushenko

Conoscete Evgeni Plushenco? E' un pattinatore dalla fama internazionale, con una tecnica fantastica: ecco la sua storia.


Evgeni è nato il 3 Novembre 1982 a Solenchny, il clima rigido gli crea notevoli problemi di salute, tanto che i genitori decidono infine di trasferirsi a Volvograd, per permettere al figlio di crescere più sano e forte.
Il suo allentore, Mikhail Makoveyev, lo indirizza a San Pietroburgo, perché possa entrare nella scuola del grande trainer Alexei Mishin..
Parlando del primo incontro con il giovane pattinatore Mishin ama ricorrere ad una metafora, e descrive Evgeni come un “diamante grezzo”, una pietra di enorme valore che ha solo bisogno di essere modellata, per far emergere tutto il suo splendore.
Dopo tante avversità e vittorie, Evgeni si presenta nella stagione 2000/2001 con un programma corto di grandissima intensità.le sue vittorie iniziano con la Cup of Russia poi vengono NHK Trophy, Campionati Nazionali di Russia, Japan Open, Campionati Europei a Bratislava, finale Grand Prix a Tokio e Campionati Mondiali a Vancouver.
Purtroppo per una serie di infortuni decide di ritirarsi: si sottoporrà ad una

operazione in Germania, che fortunatamente risolverà ogni problema.
Vittorioso agli europei di Lione, Plushenko giunge a Torino come grande favorito.
Negli ultimi quattro anni egli è stato il dominatore assoluto delle classifiche mondiali ed ora è pronto a vincere.
Evgeni si presenta con un costume completamente nero, prende posizione al centro della pista, il volto abbassato e quando le prime note della "Tosca" di Puccini si spandono nell'aria fredda incminci pattinare e tutti gli spettatori sembrano trattenere il respiro. La prima combinazione, 4toe-3toe è una dimostrazione di forza e potenza, ma tutta la magia della perfezione si sprigiona da un triplo axel che rimarrà nella storia, per la rotazione che sembra sospesa nell'aria, per l'arrivo perfettamente scivolato, per le braccia che si aprono in una struggente simmetria. Evgeni accompagna ogni vibrazione musicale, riempie e completa il tempo e conclude in una posa che è un'affermazione della propria forza: la medaglia olimpica è già sua.
Frantuma ogni record di punteggio in questa Olimpiade, annichilisce gli avversari e il sogno è divenuto realtà, Evgeni Plushenko è campione olimpico.

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